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Festival 'Ave Ninchi'' tutto in dialetto
Il Festival internazionale Ave Ninchi “Teatro nei Dialetti del Triveneto e dell’Istria”, giunto quest’anno alla diciassettesima edizione e organizzato come di consueto dall’Armonia, avrà inizio presso il Teatro Miela. Gli spettacoli in programma sono otto. Il compito di aprire il festival toccherà alla compagnia La Zargnapola Teatro di Bovolone (Verona) che metterà in scena “Omini-Busìe” di Terenzio Mirandola.Il Festival nasce nel 1993 per il desiderio de Ll’Armonia di incontrare il Teatro amatoriale del Triveneto e dell’ Istria, di quei territori cioè più vicini a Trieste e accomunati da quella famiglia di linguaggi riconducibili all’influenza della Lingua di Venezia, che costituiscono il gruppo linguistico numericamente più consistente di tutta l’Italia.
Dal 1997 il Festival è stato dedicato con affetto alla memoria dell’attrice Ave Ninchi, figura intramontabile del Teatro e del Cinema italiano che aveva scelto Trieste come dimora dopo il ritiro dalle scene. Ave si era avvicinata alle Compagnie teatrali de l’Armonia diventandone Presidente onoraria sin dal 1989.
A ricordo dell’attrice ogni anno viene assegnato il “Premio Ave Ninchi'” al miglior interprete del Festival, un riconoscimento che ha il merito, inoltre, di essere consegnato da Marina Ninchi (figlia di Ave) che segue con interesse ed affetto l’attività dell’Armonia. Nell’esaminare i testi in dialetto giuliano, istriano o veneto che sono giunti alla Segreteria dell’ Festival, come sempre particolarmente numerosi, la Commissione selezionatrice ha preso in considerazione: la riscoperta delle tradizioni popolari, la salvaguardia degli idiomi locali e lo spessore culturale ed artistico dei Gruppi Teatrali e delle opere presentate. L’intento è stato quello di dare vita ad un Cartellone variegato che rappresenti al meglio il panorama teatrale amatoriale e dialettale del Triveneto e dell’Istria presente sulle scene in questo 2009. L’importanza del “Festival Internazionale Ave Ninchi Teatro nei Dialetti del Triveneto e dell’Istria” sta nel fatto che la parlata veneta rappresenta il gruppo linguistico più consistente in Italia, una famiglia di dialetti viva e profondamente radicata nella cultura della grande maggioranza della gente delle nostre terre, per le quali il Teatro, come già avvenuto in passato con grandissimi autori, continua ad essere un momento vivissimo. Nel complesso la manifestazione consente a “L’Armonia” di fornire un contributo mirato alla salvaguardia ed allo sviluppo delle tradizioni affinché non vadano perdute con il tempo, ma si rinnovino, grazie a questi incontri che sono fonte di un vivace scambio culturale.
